domenica 25 maggio 2014

Fabio Moscatelli - L'Ultima Fermata

Tempo fa decisi che era giunto il momento di intraprendere questo viaggio;
sapevo che non avrei avuto bisogno di mezzi di trasporto, anche se la distanza da percorrere e la meta non erano definite.
Nessuno biglietto, nella borsa i ricordi e le emozioni di anni lontani. Ogni fermata ha rappresentato un flashback: fermate obbligate per riassaporare il gusto agrodolce, le sensazioni malinconiche e non, i momenti.
Fermarsi faceva male,aumentava il rimpianto di ciò che non è e non potrà essere, perché non c’è modo di opporsi al destino.
Mi sono emozionato nel rivedermi bambino, ho sbirciato da un finestrino reso
opaco dalle gocce di pioggia, ho ripercorso gli anni fino all'ultima fermata, quella del 96, quando il bambino ha lasciato posto all'uomo, nel momento
stesso in cui un altro uomo se ne andava, per compiere quel viaggio
da cui non si può tornare, il cui biglietto di sola andata viene emesso insieme al
primo vagito.
Ma forse è tutto un sogno,ecco cos’è questo torpore, stiamo forse dormendo e
sognando, chissà, magari per sempre…
L’ultima fermata mi aspetta, dovrò scendere anche io un giorno,ma sarà solo
per partire nuovamente e provare ad essere quello che mi hai lasciato.
Il viaggio non avrà fine, perché quando smetterò di sognarti, sarai tu che sognerai me, e continueremo ad essere insieme, come sempre, come da sempre…

Nessun commento:

Posta un commento